MIELE: IL CIBO DEGLI DEI

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Il 20 Maggio si celebra la Giornata Mondiale delle Api e quale occasione migliore per parlare del miele, un prodotto alimentare talvolta poco utilizzato ma caratterizzato da numerose proprietà benefiche il che lo rende perfetto per rientrare in una sana e corretta alimentazione. 

In casa mia il miele è da tempo presente sulla tavola e rappresenta un valido sostituto dello zucchero nel tè a colazione o assieme a pane, fette biscottate oppure nello yogurt.  

Il miele: fonte di zuccheri...

Il miele è il prodotto alimentare che le api mellifere (Apis mellifera) elaborano dal nettare (un liquido zuccherino secreto da organi ghiandolari chiamati nettari alla base dei petali) o dalla melata (la cui produzione è mediata dall’azione di alcuni insetti).  

Il miele è costituito principalmente da zuccheri, in particolare glucosio (30%) e fruttosio (40%), e presenta un’elevata quantità di acqua che rappresenta una delle caratteristiche del miele.  

Ci sono poi oltre 300 composti differenti che sono stati identificati nel miele come proteine, acidi organici, enzimi, vitamine e sali minerali che arricchiscono il valore nutrizionale di questo prodotto.   

In particolare, il miele presenta numerosi oligoelementi come potassio, rappresentante il 75% circa delle sostanze minerali, ma anche sodio, fosforo, calcio, magnesio, ferro, rame e manganese, oltre che di riboflavina e niacina. Tuttavia, se pur presenti, non possono essere considerate una fonte in quanto il loro contenuto è piuttosto limitato rispetto ad altre tipologie di alimenti.  

La presenza di composti responsabili dell’aroma e di alcuni pigmenti come carotenoidi, clorofille, flavonoidi e antociani attribuiscono al miele proprietà antiossidanti. 

La composizione del miele può subire variazioni in relazione alla composizione del nettare o della melata e dall’origine botanica da cui il miele deriva, oltre che dall’area di produzione, dalle variazioni climatiche e dalle tecniche di produzione.   

... ma con numerose proprietà benefiche.

L’uso del miele è legato alle diverse proprietà benefiche sugli organi e apparati del nostro organismo.  

Come detto, il miele è ricco di sostanze nutrizionali ad azione antiossidante, antibatterica, antinfiammatoria, antiparassitaria, antimutagena, antiproliferativa e antiangiogenica come la pinocembrina e la pinobanksina, i due flavonoidi maggiormente studiati. La crisina, invece, ha dimostrato attività neuroprotettiva ed epatoprotettiva.    

L’attività antiossidante del miele è un valido rimedio contro l’invecchiamento poiché contrasta i radicali liberi e preserva i tessuti e le componenti dell’organismo.    

L’attività antibatterica è dovuta anche alla concentrazione zuccherina e al pH acido mentre l’azione antibiotica è possibile grazie enzima gluco-ossidasi che in determinate condizioni produce acqua ossigenata (la stessa per disinfettare le ferite) e acido gluconico a partire dal glucosio. Questo meccanismo sarebbe alla base di una parte dell’attività antisettica e cicatrizzante del miele sulle ferite.  

Il miele e i suoi componenti riducono la glicemia, migliorano la sensibilità all’insulina e il metabolismo lipidico riducendo i trigliceridi, i livelli di colesterolo totale e LDL ed aumentano i livelli di colesterolo HDL, prevenendo l’eccessivo aumento di peso e riducendo il rischio di obesità e complicazioni.   

Oltre ad essere efficace contro il mal di gola, il miele presenta un’azione decongestionante e calmante per la tosse e risulta un prezioso alleato per contrastare le infezioni delle vie respiratorie, tantè che alcuni studi clinici hanno dimostrato come possa ridurre la frequenza e la gravità della tosse nonché la durata rispetto ad alcuni farmaci.   

Infine, il consumo di miele ha un effetto nella prevenzione di perdita della massa ossea e del rischio di fratture.   

Queste proprietà non sono presenti in tutte le tipologie di miele ma queste dipendono dal tipo di miele e dalla specie botanica da cui deriva.  

Il miele di castagno ha proprietà remineralizzanti, quello di tiglio è un rimedio contro l’insonnia, il nervosismo e lo stress, il miele di timo è utile contro infezioni respiratorie e tosse mentre il miele millefiori risulta utile in caso di problemi di digestione, respiratori e malattie epatiche.  

Fra un miele e l’altro...

In Friuli-Venezia Giulia vengono prodotte diverse tipologie di miele unifloreale come quello di acacia, castagno, melata di abete, melata di Metcalfa pruinosa, millefiori di montagna, millefiori di pianura, rododendro, tarassaco e tiglio.   

In particolare, nelle zone del Carso Triestino e Goriziano sono presenti numerosi apicoltori di piccole dimensioni che per passione producono miele da destinare al mercato locale o alla vendita al dettaglio, con prezzi che permettono di curare maggiormente il processo di produzione e di ottenere un miele di elevata qualità.   

Recentemente ho avuto l’occasione di acquistare miele di Tiglio e di Acacia da un apicoltore locale, il Sig. Dario Visintin di San Martino del Carso, che produce miele per pura passione e che mi ha fatto conoscere il Miele di Marasca che nel 2022 ha ottenuto il presidio Slow Food.   

... c’è il miele di Marasca

Il miele di Marasca deriva dal nettare del Prunus Mahaleb, detto anche ciliegio canino o di Santa Lucia, un albero o arbusto che cresce nel Carso Triestino e Goriziano e la cui fioritura dura appena 7-10 nei primi giorni di Aprile o un paio di settimane dopo nelle zone in cui il clima è più freddo.  

Questo miele deve la sua tipicità all’aroma e al gusto particolare che richiama la confettura di ciliegia, il nocciolo e la mandorla amara, allo stato fisico (si mantiene liquido a lungo per la percentuale elevata di fruttosio) e al colore ambrato con riflessi rossastri. Il miele di Marasca non sempre è unifloreale e lo standard qualitativo non è costante nelle diverse annate e aree di produzione, ma può mescolarsi spesso a quello di altri Prunus a fioritura più precoce o a quello di Robinia pseudoacacia a fioritura più tardiva. 

Un prodotto adatto a tutti: dal bambino all’anziano

Il miele è un alimento altamente energetico (304 kcal/100 g) e rappresenta una fonte energetica immediatamente disponibile per il nostro organismo.  

È un prodotto alimentare adatto a tutti? Certo che sì: 

  • Sportivi, il miele rappresenta una fonte di energia di pronto utilizzo di cui chi pratica attività sportiva, sia a livello amatoriale che agonistico, ha necessità per far fronte alle richieste di muscolo e cervello. Consiglio per uno spuntino pre-allenamento è quello di assumere fette biscottate con miele circa 60/90 minuti prima dell’allenamento. 
  • Bambini e Adolescenti, in questa fase della vita le richieste energetiche importanti per far fronte alla crescita del bambino; il miele può essere utilizzato in sostituzione di altre fonti di zuccheri o come spuntino assieme allo yogurt intero (al posto di merendine o prodotti confezionati)… ma attenzione, al di sotto dei 12 mesi è sconsigliato per la possibile presenza di spore botuliniche che causano una tossinfezione.  
  • Anziani, grazie alle proprietà antiinfiammatorie, balsamiche e antimicrobiche, può essere utilizzato in sostituzione dello zucchero nel tè, caffè o tisane o come accompagnamento a pane, fette biscottate o yogurt a colazione. 

Ecco alcune idee per una colazione equilibrata e gustosa:   

  • pane di segale bruscato con una spalmata di ricotta/yogurt greco/formaggio spalmabile, frutta fresca e un cucchiaino di miele. 
  • porridge di avena con frutta fresca, granella di frutta secca e un cucchiaino di miele. 
  • pancake con yogurt greco, frutta fresca, granella di pistacchi e un cucchiaino di miele.   

La dose consigliata è di circa 20/30 grammi al giorno (circa 2/3 cucchiaini), in sostituzione dello zucchero. 

 

Mi piacerebbe condividere con voi il consiglio di fare un acquisto responsabile dei prodotti che portate sulla vostra tavola, cercare di acquistare prodotti della vostra Terra e/o da produttori locali non ci dà solo la sicurezza di consumare un prodotto di elevato standard qualitativo ma permette anche di aiutare tutte le produzioni locali e di proteggere la biodiversità. 

Bibliografia

Autori Vari, Tecniche per la valorizzazione dei mieli del Carso, Consorzio per l’AREA di ricerca scientifica e tecnologica di Trieste AREA Science Park, Trieste, 2001 

Cabras P., Martelli A., Chimica degli alimenti, Piccin Nuova Libreria S.p.A, Padova, 2019 

M.H. Elbatreek, I. Mahdi, W. Ouchari, M.F. Mahmoud, M. Sobeh, Current advances on the therapeutic potential of pinocembrin: An updated review, Biomedicine & Pharmacotherapy. https://doi.org/10.1016/j.biopha.2022.114032  

Zulkifli MF, Radzi MNFM, Saludes JP, Dalisay DS, Ismail WIW. Potential of Natural Honey in Controlling Obesity and its Related Complications. Journal of Evidence-Based Integrative Medicine. 2022;27. https://doi.org/10.1177/2515690X221103304 

Talebia, M. Talebib, T. Farkhondehd, S. Samarghandiane, Molecular Mechanism-Based Therapeutic Properties of mechanism-based therapeutic properties of honey, Biomedicine & Pharmacotherapy, https://doi.org/10.1016/j.biopha.2020.110590

Samarghandian S, Farkhondeh T, Samini F. Honey and Health: A Review of Recent Clinical Research. Pharmacognosy Res. 2017 Apr-Jun;9(2):121-127, https://doi.org/10.4103%2F0974-8490.204647  

“Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia” a cura di Gnagnarella P, Salvini S, Parpinel M. Versione 1.2022 sito web http://www.bda-ieo.it/  

I mieli unifloreali italiani – nuove schede di caratterizzazione, http://profilomieli.albomiele.it/index.html  

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